Qual è la teoria dell'equilibrio della potenza?

Quando un paese è significativamente più forte dei suoi vicini, probabilmente non rimarranno distaccati a lungo. Il paese con un esercito più forte e un maggiore accesso alle risorse alla fine sfiderà e forse conquisterà i paesi più deboli.

O almeno questo è il mondo secondo l'equilibrio della teoria del potere. L'equilibrio della teoria del potere, che risale al conflitto tra le città-stato greche, dice che ogni nazione è più sicura quando ha pari poteri e capacità militari.

Molti paesi moderni, come gli Stati Uniti e il Canada, hanno costruito un equilibrio di poteri nei loro sistemi di governo. Negli Stati Uniti, il ramo legislativo fa e legge le leggi, il potere giudiziario interpreta e definisce l'applicazione della legge e il presidente conduce attraverso il ramo esecutivo. Questi tre rami esistono in modo che nessuno possa dominare gli altri.

Equilibrio di potere a livello internazionale

L'equilibrio della teoria del potere, che ha i suoi critici, fu una grande teoria guida nell'antica Grecia e successivamente nell'Europa del XVII e XVIII secolo. Queste aree erano spesso costituite da tante piccole città-stato che cercavano semonicamente di conquistare le terre a vicenda.

L'equilibrio della teoria del potere spinse i leader a riconoscere che la pace era possibile se nessuno Stato avesse avuto troppo potere. Uno degli strumenti fondamentali per garantire questo equilibrio era la costruzione di alleanze. Gli Stati hanno anche risposto a un'eccessiva crescita militare nei loro vicini sviluppando la propria capacità militare.

Equilibrio di potere nel governo

Non tutti i paesi hanno investito in poteri di bilanciamento all'interno del proprio governo, ma molti hanno visto l'utilità nel farlo. Paesi come gli Stati Uniti e il Canada hanno creato sistemi di controllo e bilanciamento in modo che ogni filiale sia autonoma e in grado di assicurarsi che gli altri dipartimenti non esercitino troppo controllo. Negli Stati Uniti, ad esempio, il Presidente può porre il veto, o chiudere, le leggi approvate dal Senato o dal Congresso, ma esiste anche un processo per annullare il veto se il Presidente usa troppo questo potere.

Organizzazioni che aiutano a mantenere l'equilibrio di potere

Gruppi come l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) o le Nazioni Unite (ONU) lavorano per mantenere la pace e la cooperazione tra le nazioni. Questi gruppi aiutano a bilanciare il potere a livello globale facilitando la conversazione ea volte intervenendo quando gli stati diventano troppo potenti per la sicurezza dei loro vicini. Nella società contemporanea, c'è una ingiusta concentrazione di ricchezza e potere tra gli stati, quindi queste organizzazioni si sforzano di assicurare che i paesi meno potenti abbiano voce in politica internazionale.